La testimonianza di Carmen
La mia storia inizia il 6 settembre 2008, quando finalmente sono riuscita a coronare il sogno di sposare la mia anima gemella. Quel 6 settembre è stato il giorno più bello della mia vita, ma ancora non sapevo quali altre sorprese la vita aveva in programma per me per quello stesso giorno di qualche anno dopo.
Una paio di settimane dopo il matrimonio ho cominciato ad avere dei problemi di salute, problemi che avevo inizialmente sottovalutato ma che con il passare dei giorni si sono aggravati. Alla fine di ottobre 2008 ho scoperto di avere un ipertiroidismo molto forte, una malattia autoimmunitaria che mi aveva completamente debilitato il fisico. Se non volevo rischiare problemi seri e di lunga durata dovevo intervenire. Così ho iniziato una cura molto potente a base di Tapazole, prendendo 6 compresse al giorno. Per me era una vera e propria sconfitta poiché per quanto fosse possibile avevo sempre cercato di condurre una vita priva di medicinali e sostanze non naturali. Oltre a stare male fisicamente con la scoperta della malattia ho ricevuto una delle più brutte notizie che una donna possa ricevere, soprattutto a poche settimane dal matrimonio: a causa dell’ipertiroidismo e della cura che dovevo affrontare dovevo mettere da parte l’idea di diventare mamma e questo per almeno 3 anni. Per me, che provengo da una famiglia molto grande e che da sempre avevo il grande desiderio di avere un bambino il prima possibile fu la notizia peggiore da affrontare.
Dopo circa 9 mesi di cura con il Tapazole finalmente cominciavo ad avere i primi segnali positivi di remissione della malattia ed anche il mio umore cominciava a risalire. Durante questa prima fase di cura avevo tutte le speranze che si ripongono nella medicina e speravo che la diagnosi iniziale potesse essere in qualche modo non corretta, forse sarei guarita prima di quello che i medici pensavano. Ed effettivamente con l’andare del tempo i valori della tiroide miglioravano sempre di più e io potevo in questo modo ridurre la quantità di medicinale da prendere.
Ma si sa che quando meno te lo aspetti la vita di mette a dura prova e improvvisamente, verso la fine del 2010 i miei esami clinici peggiorarono riportando i valori ai livelli iniziali del 2008. Ebbi un vero e proprio collasso emotivo. Mi sentivo demoralizzata, impotente e in colpa: non solo ero malata, ma non potevo dare a mio marito quella famiglia che insieme avevamo sempre sognato. E la colpa era solo mia, per avere una malattia che non si sapeva perché avesse iniziato il suo corso e che io non ero in grado di debellare.
A febbraio 2011 le cose non erano ancora migliorate e il mio umore peggiorava sempre di più. Ogni giorno avevo una crisi di pianto e non riuscivo ad avere più nessuna fiducia. Io, che da sempre ero stata una persona solare e positiva non riuscivo più neanche a sorridere. Inoltre il grande desiderio di diventare mamma si era tramutato in odio verso chi mamma lo stava diventando. Sembrava che tutte le donne intorno a me avessero deciso di allargare la famiglia e tutti quei pancioni che incrociavo per strada mi facevano sprofondare sempre più.
Pensavo di averle provate tutte, avevo persino avuto un colloquio con una psicologa, ma non riuscivo a riemergere da quella tristezza che caratterizzava le mie giornate.
Fu allora che una mia cara amica mi fece il nome di Mariapia Civilla e mi consigliò di provare ad andare nel suo centro olistico. Onestamente non pensavo che lì avrei potuto ricevere l’aiuto di cui avevo bisogno ma volevo fare un ultimo tentativo. La mia amica mi aveva parlato di particolari massaggi fatti da Mariapia che erano in grado di farti “rinascere”, ma io ero una persona titubante e non credevo che un massaggio potesse avere altre proprietà oltre a quelle benefiche e rilassanti che un fisico può ricevere. Pensavo che male non mi avrebbe fatto e quindi presi un appuntamento.
Quando entrai nel centro olistico fui subito avvolta da un profumo di olii essenziali che difficilmente dimenticherò. Mariapia mi fece distendere sul lettino vestita, poiché al primo incontro non mi avrebbe massaggiato ma eseguito una diagnosi. Al momento non sapevo di cosa si trattasse ma credo che l’ora trascorsa sul quel lettino mi abbia completamente cambiato la vita. Mariapia è entrata dentro di me e ha cercato non di alleviare le mie pene, ma di capire da dove derivassero e da dove provenisse la malattia che mi portavo dietro da ormai tre anni.
Quello fu il primo incontro di molti altri. Negli appuntamenti successivi Mariapia scuoteva il mio animo, o meglio, la mia anima. Non è sempre stato facile, e molte sono state le volte che le lacrime sono affiorate. Ma nessuna medicina avrebbe mai potuto agire come ha fatto lei. Mariapia mi ha fatto tornare bambina, mi ha fatto capire dove c’era un problema e mi ha fatto “rinascere”. Incontrarla è stato veramente illuminante per me, grazie a lei ho cominciato ad osservare quali erano i miei pensieri, e diventare consapevole di che cosa pensavo e quando i miei pensieri erano negativi li sostituivo immediatamente con pensieri positivi.
Non voglio entrare nello specifico perché è molto personale, ma da quando ho iniziato a frequentare il suo centro sono davvero cambiata, e decisamente in meglio. Tutti attorno a me se ne sono piacevolmente accorti. Il mio sorriso è tornato e anche la voglia di affrontare la vita in maniera positiva. Mariapia mi ha fatto capire che dovevo affrontare le giornate con positività e che tutto sarebbe andato al suo posto. Mi ha riconnesso all’universo e l’universo è stato nuovamente dalla mia parte. E infine mi ha detto che quello che più desideravo sarebbe arrivato se solo l’avessi voluto con tutte le mie forze.
In breve tempo molti fatti positivi sono accaduti: sono stata assunta a tempo indeterminato nel posto dove lavoravo da tempo e dopo qualche mese ho addirittura avuto una promozione.
Dopo tre anni di affitto io e mio marito abbiamo trovato e comprato la casa che desideravamo e dove abitiamo attualmente.
Ma ciò che più desideravo era poter terminare la mia cura e diventare mamma. Mariapia da tempo mi diceva che avrei potuto sospendere il Tapazole, e quando finalmente l’ho fatto, il 14 novembre 2011 tutto è andato nel verso giusto. Il mio fisico si era ripreso e io stavo benissimo anche a livello emotivo. Negli ultimi mesi del 2011 Mariapia mi diceva sempre che mi vedeva con il pancione, era una bella immagine anche per me ma non volevo illudermi. Sapevo che a causa della malattia e della cura avrei potuto avere problemi a rimanere incinta. Poi però ho messo da parte queste ansie e come mi hanno insegnato al centro olistico mi sono ripetuta ogni giorno che sarei diventata mamma.
Non c’è voluto molto. Il 3 gennaio 2012 il test di gravidanza è risultato positivo. Dentro di me stava già crescendo mio figlio. Quell’esserino tanto atteso e desiderato voleva che la sua mamma fosse
pronta ad accoglierlo e per questo si è fatto attendere. Voleva che fossi in salute e “guarita”, in tutti i sensi.
Ma la cosa più strabiliante è che Lorenzo è nato proprio il 6 settembre, lo stesso giorno che mamma e papà si sono sposati. Con tutti i giorni dell’anno ha scelto di venire al mondo proprio lo stesso giorno che mamma e papà hanno coronato il loro sogno di diventare una famiglia.
Per anni ho pensato di essere una vittima indifesa del destino crudele, di essere sfortunata. Non capivo perché dovessi soffrire, e il fatto che lo dovevo accettare così e basta non mi andava bene.
Grazie a Mariapia ho scoperto che si ha la scelta di ciò che si vive e il potere sulle proprie azioni e esperienze. Tutti abbiamo il potere sempre e in ogni momento di cambiare quello che succede nella nostra vita. Abbiamo solo bisogno di qualcuno che ci insegni come farlo e io ho avuto la fortuna di incontrare Mariapia Civilla.
Una paio di settimane dopo il matrimonio ho cominciato ad avere dei problemi di salute, problemi che avevo inizialmente sottovalutato ma che con il passare dei giorni si sono aggravati. Alla fine di ottobre 2008 ho scoperto di avere un ipertiroidismo molto forte, una malattia autoimmunitaria che mi aveva completamente debilitato il fisico. Se non volevo rischiare problemi seri e di lunga durata dovevo intervenire. Così ho iniziato una cura molto potente a base di Tapazole, prendendo 6 compresse al giorno. Per me era una vera e propria sconfitta poiché per quanto fosse possibile avevo sempre cercato di condurre una vita priva di medicinali e sostanze non naturali. Oltre a stare male fisicamente con la scoperta della malattia ho ricevuto una delle più brutte notizie che una donna possa ricevere, soprattutto a poche settimane dal matrimonio: a causa dell’ipertiroidismo e della cura che dovevo affrontare dovevo mettere da parte l’idea di diventare mamma e questo per almeno 3 anni. Per me, che provengo da una famiglia molto grande e che da sempre avevo il grande desiderio di avere un bambino il prima possibile fu la notizia peggiore da affrontare.
Dopo circa 9 mesi di cura con il Tapazole finalmente cominciavo ad avere i primi segnali positivi di remissione della malattia ed anche il mio umore cominciava a risalire. Durante questa prima fase di cura avevo tutte le speranze che si ripongono nella medicina e speravo che la diagnosi iniziale potesse essere in qualche modo non corretta, forse sarei guarita prima di quello che i medici pensavano. Ed effettivamente con l’andare del tempo i valori della tiroide miglioravano sempre di più e io potevo in questo modo ridurre la quantità di medicinale da prendere.
Ma si sa che quando meno te lo aspetti la vita di mette a dura prova e improvvisamente, verso la fine del 2010 i miei esami clinici peggiorarono riportando i valori ai livelli iniziali del 2008. Ebbi un vero e proprio collasso emotivo. Mi sentivo demoralizzata, impotente e in colpa: non solo ero malata, ma non potevo dare a mio marito quella famiglia che insieme avevamo sempre sognato. E la colpa era solo mia, per avere una malattia che non si sapeva perché avesse iniziato il suo corso e che io non ero in grado di debellare.
A febbraio 2011 le cose non erano ancora migliorate e il mio umore peggiorava sempre di più. Ogni giorno avevo una crisi di pianto e non riuscivo ad avere più nessuna fiducia. Io, che da sempre ero stata una persona solare e positiva non riuscivo più neanche a sorridere. Inoltre il grande desiderio di diventare mamma si era tramutato in odio verso chi mamma lo stava diventando. Sembrava che tutte le donne intorno a me avessero deciso di allargare la famiglia e tutti quei pancioni che incrociavo per strada mi facevano sprofondare sempre più.
Pensavo di averle provate tutte, avevo persino avuto un colloquio con una psicologa, ma non riuscivo a riemergere da quella tristezza che caratterizzava le mie giornate.
Fu allora che una mia cara amica mi fece il nome di Mariapia Civilla e mi consigliò di provare ad andare nel suo centro olistico. Onestamente non pensavo che lì avrei potuto ricevere l’aiuto di cui avevo bisogno ma volevo fare un ultimo tentativo. La mia amica mi aveva parlato di particolari massaggi fatti da Mariapia che erano in grado di farti “rinascere”, ma io ero una persona titubante e non credevo che un massaggio potesse avere altre proprietà oltre a quelle benefiche e rilassanti che un fisico può ricevere. Pensavo che male non mi avrebbe fatto e quindi presi un appuntamento.
Quando entrai nel centro olistico fui subito avvolta da un profumo di olii essenziali che difficilmente dimenticherò. Mariapia mi fece distendere sul lettino vestita, poiché al primo incontro non mi avrebbe massaggiato ma eseguito una diagnosi. Al momento non sapevo di cosa si trattasse ma credo che l’ora trascorsa sul quel lettino mi abbia completamente cambiato la vita. Mariapia è entrata dentro di me e ha cercato non di alleviare le mie pene, ma di capire da dove derivassero e da dove provenisse la malattia che mi portavo dietro da ormai tre anni.
Quello fu il primo incontro di molti altri. Negli appuntamenti successivi Mariapia scuoteva il mio animo, o meglio, la mia anima. Non è sempre stato facile, e molte sono state le volte che le lacrime sono affiorate. Ma nessuna medicina avrebbe mai potuto agire come ha fatto lei. Mariapia mi ha fatto tornare bambina, mi ha fatto capire dove c’era un problema e mi ha fatto “rinascere”. Incontrarla è stato veramente illuminante per me, grazie a lei ho cominciato ad osservare quali erano i miei pensieri, e diventare consapevole di che cosa pensavo e quando i miei pensieri erano negativi li sostituivo immediatamente con pensieri positivi.
Non voglio entrare nello specifico perché è molto personale, ma da quando ho iniziato a frequentare il suo centro sono davvero cambiata, e decisamente in meglio. Tutti attorno a me se ne sono piacevolmente accorti. Il mio sorriso è tornato e anche la voglia di affrontare la vita in maniera positiva. Mariapia mi ha fatto capire che dovevo affrontare le giornate con positività e che tutto sarebbe andato al suo posto. Mi ha riconnesso all’universo e l’universo è stato nuovamente dalla mia parte. E infine mi ha detto che quello che più desideravo sarebbe arrivato se solo l’avessi voluto con tutte le mie forze.
In breve tempo molti fatti positivi sono accaduti: sono stata assunta a tempo indeterminato nel posto dove lavoravo da tempo e dopo qualche mese ho addirittura avuto una promozione.
Dopo tre anni di affitto io e mio marito abbiamo trovato e comprato la casa che desideravamo e dove abitiamo attualmente.
Ma ciò che più desideravo era poter terminare la mia cura e diventare mamma. Mariapia da tempo mi diceva che avrei potuto sospendere il Tapazole, e quando finalmente l’ho fatto, il 14 novembre 2011 tutto è andato nel verso giusto. Il mio fisico si era ripreso e io stavo benissimo anche a livello emotivo. Negli ultimi mesi del 2011 Mariapia mi diceva sempre che mi vedeva con il pancione, era una bella immagine anche per me ma non volevo illudermi. Sapevo che a causa della malattia e della cura avrei potuto avere problemi a rimanere incinta. Poi però ho messo da parte queste ansie e come mi hanno insegnato al centro olistico mi sono ripetuta ogni giorno che sarei diventata mamma.
Non c’è voluto molto. Il 3 gennaio 2012 il test di gravidanza è risultato positivo. Dentro di me stava già crescendo mio figlio. Quell’esserino tanto atteso e desiderato voleva che la sua mamma fosse
pronta ad accoglierlo e per questo si è fatto attendere. Voleva che fossi in salute e “guarita”, in tutti i sensi.
Ma la cosa più strabiliante è che Lorenzo è nato proprio il 6 settembre, lo stesso giorno che mamma e papà si sono sposati. Con tutti i giorni dell’anno ha scelto di venire al mondo proprio lo stesso giorno che mamma e papà hanno coronato il loro sogno di diventare una famiglia.
Per anni ho pensato di essere una vittima indifesa del destino crudele, di essere sfortunata. Non capivo perché dovessi soffrire, e il fatto che lo dovevo accettare così e basta non mi andava bene.
Grazie a Mariapia ho scoperto che si ha la scelta di ciò che si vive e il potere sulle proprie azioni e esperienze. Tutti abbiamo il potere sempre e in ogni momento di cambiare quello che succede nella nostra vita. Abbiamo solo bisogno di qualcuno che ci insegni come farlo e io ho avuto la fortuna di incontrare Mariapia Civilla.